28 gennaio 2012

Un caloroso benvenuto

A tutti i viaggiatori della rete do un caloroso benvenuto nel mio nuovo blog.

È la prima volta che mi ritrovo a gestire uno spazio web di questo genere. Possiedo già un sito, sono presente sui social network, bazzico forum e similari, ma non ho mai avuto un blog tutto mio. I contenuti sono diversi dal mio sito ufficiale (ecco l'indirizzo, per chi sia interessato a farci un giro: La Morte d'argento). Lì sono raccolte le notizie che riguardano il mio mondo letterario, novità sui miei romanzi, foto, eventi, recensioni, mentre il blog in cui vi trovate ora è lo spazio virtuale che mi mancava, in cui depositare i miei pensieri, i miei interessi, le mie opinioni sul mondo che mi circonda (non solo letterario); sono pagine dove condividere le mie emozioni giornaliere con chiunque abbia voglia di conoscermi meglio, o farsi pure due risate, perché no.

Per chi si fosse perso per strada, mi presento. Sono Federica Pini, giovane emiliana spesso con la testa tra le nuvole. Amo tutto ciò che riguarda il fantasy, in ogni sua sfumatura, da quelle più soleggiate dei verdi prati elfici a quelle più cupe di una città invasa dai vampiri. Sono lettrice e scrittrice, sono appassionata di videogiochi e di musica, seguo film e telefilm. Spesso e volentieri i generi toccati da queste mie attività includono il fantasy, nella sua concezione tradizionale o moderna.

Il mondo, tuttavia, non può essere fatto solo di fantasia. Attualmente ho un lavoro che con la fantasia e la creatività ha davvero poco a che fare. Prima di questo, ho svolto un'esperienza di un anno presso una biblioteca comunale, che mi ha fatto capire quale sia l'attività adatta a me, dove investire il mio entusiasmo e la mia passione, dove alimentare e spargere il mio amore per la lettura. Sono fermamente convinta che la cultura e la conoscenza siano i motori che spingono il mondo, per questo sono immersa nella perenne ricerca di un impiego in libreria, o in biblioteca, o in un luogo in cui la cultura sia considerata un fattore fondamentale nell'esistenza dell'uomo, non un semplice accessorio da eliminare all'occorrenza.
È perché sono cresciuta tra i libri e storie fantastiche? Forse, ma non mi sento un'illusa. Nel mio piccolo, cerco solo di rendere questo mondo un posto migliore.

Perché "Al limitar del bosco"?

Questo è, come accennavo poco fa, uno spazio fatto di sogni ed emozioni che la vita quotidiana mi permette di assaporare. Ma perché dargli un titolo così particolare, forse anche un po' impegnativo?

La spiegazione è molto semplice e arriva dal mio passato.

Ho trascorso ventiquattro anni della mia vita in un paese dell'Appennino modenese, dove sono nata e ho abitato fino a quando l'amore e il lavoro non mi hanno convinta a spostarmi in pianura.
La montagna è un luogo magico, un mondo fatto di colori, di animali, di salite e discese, ma soprattutto di boschi. Sono andata innumerevoli volte a zonzo per sentieri, continuo ad andarci tuttora, quando il tempo me lo permette, e ogni volta adoro l'atmosfera che si respira tra gli alberi, rischiarata dalla luce che si insinua tra gli spazi lasciati aperti dalle foglie.
Questa passione per la natura e per le emozioni che trasmette è sempre stato radicato dentro di me, fin da piccola. Quando nel parcheggio scendevo dall'auto, insieme ai miei genitori, con il tempo anche alle amiche o al fidanzato, e osservavo davanti a me la distesa di alberi che attorniava il nostro cammino, il mio respiro restava sospeso per qualche secondo e i miei occhi si riempivano di meraviglia.
Era lì che il mondo reale si fermava, per cedere il passo al regno della fantasia. Era lì che le immagini nella mia testa, nate da un libro, da un film o da una storia da me inventata, prendevano finalmente una forma concreta. L'inizio del bosco era in qualche modo il cancello d'ingresso a un mondo di fiaba.

L'obiettivo del mio blog vuole essere questo, un ponte tra il mio mondo reale e quello fantastico in cui mi immergo ogni giorno al di fuori degli impegni concreti. Parlerò di entrambe le sfaccettature della mia esistenza: il reale e il fantastico, due piani diversi che spesso si incontrano, ma a volte si scontrano pure. Lo farò con semplicità e sempre con un occhio di riguardo ai sogni.
Perché i sogni non fanno solo parte di un mondo ideale, come alcuni sostengono. Anche i sogni, alimentati da quella magia che proveniene dall'entusiasmo e dalla passione dei sognatori, sono un ponte tra la fantasia e la realtà. Sono quelli che ci danno la spinta per sollevarci dalle cadute, che ci aiutano a proseguire in un mondo che ci vorrebbe abbattere.
Sebbene i sogni nascano dall'incredibile capacità immaginativa dell'uomo, sono un modo per vivere, al di là della mera sopravvivenza, la realtà che ci circonda. Per renderla migliore. Per renderla la nostra realtà.

Dunque benvenuti. Volgete lo sguardo verso i colori del bosco e lasciatevi avvolgere dalla magia che qui regna.